The man who speaks with the sea

Nulla potettero gli dei contro gli ignoranti

Siamo tutti sconvolti ed amareggiati della situazione che abbiamo trovato.... Tutti eravamo affezionati al carismatico totem... alla magica capanna di spine... Lo scenario attuale e’ di desolazione . Tristezza? Malinconia? Senso di sconforto? Probabilmente tutto di questo e forse di più. Come non si può pensare all’analogia tra la vita del nostro totem e la vita di noi essere umani?In quella spiaggetta il Totem sembrava il Guardiano di un magico mondo. Potremo più sdraiarci sotto l' esile ombra di questo segno primitivo che l’uomo ha innalzato per migliaia di anni a fronte di una ricerca in se stesso proiettata verso il cielo?

Diremo ancora :

“Ci vediamo a totem beach”;

"Ci si incontra a totem beach” ,

“Ho appuntamento a totem beach” ?

Forse non ce la sentiremo di far un bel niente e guarderemo con malinconia i resti del nostro Totem che oramai faceva parte di noi , dello stare insieme divertendoci, di bighellonare scambiando quattro chiacchiere tra il serio ed il faceto, tra una discussione profonda ed un bagno al mare … il totem era il nostro bisogno di vivere una vita insieme agli altri ma con ritmi naturali e con tempi dettati dai sogni. Era il nostro bisogno di sentirci vivi in ciò che vive da sempre , era sentirsi piccoli di fronte al mare che tocca il cielo, era il bisogno riscoprirsi insieme a tutti gli altri che di là passavano e a quelli che con la scusa del totem prendevano coraggio ed uscivano dal loro isolamento. La spinta “primordiale” c’e’ ancora, ma prenderà ancora la forma del Totem?